Penultima escursione del programma annuale, proiettata entro il libero territorio della Tuscia; seguirà l’uscita in quel di Calcata-Monte Gelato (24/03/2013), ed infine la passeggiata al Parco dell’Uccellina finirà le nostre brevi passeggiate (7/04/2013 – partenza ore 7.30). Mentre è prevista una “zingarata” di due giorni da consumarsi sui Monti Umbri (Polino 20 e 21 aprile 2013).
Scoraggianti le catastrofiche previsioni meteo TV, ormai (quasi) infallibili, si ritrova per l’odierna escursione, come ormai quasi consuetudine, soltanto un ferreo nucleo di determinati “tiburziani”!
Capisco la natura di questi indomiti ragazzi. Escursionisti assatanati … di verdi boschi, di torrenti, di colli di tufo ed oggi, in via del tutto particolare, attratti da un territorio fuori del comune, la Selva di Malano. Un’immane distesa di massi e rocce di bruno “peperino” sparsi tra erte valli, ricoperti di muschio verde intenso racchiusi entro l’ultimo bosco.
“Massi erratici”, rocce laviche sprigionatesi dal vulcano Volsino e da quello Cimino che, raffreddatesi nelle più strambe forme, sporgenti dai colli, sono state tranciate letteralmente dai ghiacciai di Wurm in lento scioglimento e, poi, amorevolmente depositate nel fondo delle valli ove, salvo scivolamenti a valle, si trovano ancora.
VILLAGGIO PREISTORICO
Doni celesti interpretati dall’uomo preistorico, che li ha attribuiti alle sue divinità. Alcuni di questi massi, nel corso della storia, abilmente “scalpellinati”, hanno assunto l’aspetto di veri e propri monumenti, con le loro parti sommitali protese verso il cielo.
Oggi la giornata, a dispetto delle più nere previsioni diramate dai bollettini meteo, si prospetta piuttosto favorevole! Temperatura dell’aria dolce, sole, luci primaverili che suscitano forte un piacere “interno”. Gioia dell’animo, profonde emozioni per le cose semplici. Un’altra giornata vissuta all’aria aperta, lontani dal pensiero delle risalite dello spread, dalle continue scoperte della corruzione politica, dagli sporchi giochi di potere ostentati senza vergogna, dai frequenti balli in maschera nelle campagne elettorali. Cose non più gradite allla maggior parte del popolo italiano!
C'era una volta una pittura della MADONNA!
(IN QUALE CASA PRIVATA SI TROVERà ADESSO?)
L’odierna escursione è comunque cosa del tutto particolare. Penetra un territorio che il nostro attuale mondo confina con un passato, un periodo di almeno diecimila anni. Il nostro è un luogo ove preistoria, ere del bronzo e del ferro, mondo etrusco e medioevo, hanno lasciato “dietro di sé” integre, tracce del loro passaggio. Vestigia che, seppur lontane di qualche millennio tra loro, convivono perfettamente, in splendida armonia, rendendo in alcuni casi, difficoltosa la loro identificazione ed attribuzione temporale storica, nel susseguirsi di popolazioni dominanti. Ritroviamo insieme, il Sasso del Predicatore, l’altare della Regina, la tomba del Re, il villaggio ipogeo di Corviano, i Castelli medievali di Corviano e Monte Casoli (a baluardo di vie di comunicazioni ormai scomparse), il villaggio preistorico e la chiesa di S. Maria di Monte Casoli, .......
.....pestarole e macine etrusche. Visibili ancora, ma per quanto tempo chè di anno in anno si deteriorano sempre più velocemente ?
Manca all’appello la Chiesa di San Nicolao!
COME ERA
FATTA PROPRIA DA UN PRIVATO, CINTA DA UNA RETE METALLICA ELEVATA, LA CUI SOMMITA’ E’ STATA RISTRUTTURATA CON DISCUTIBILI PARETI CHE SEMBRANO DI VETROCEMENTO PER DIFENDERE LA PRIVACY .
COME APPARIVA NEL NOVEMBRE DEL 2008 ....
COME APPARE OGGI ..
Viene spontaneo chiedersi: ma la Sovrintendenza dell 'Etruria Meridionale lo saprà??
Vani 10 marzo 2013